Note su ipercolesterolemia e ipertrigliceridemia

Ipercolesterolemia (> 220-240 mg/dl)

Comporta aumentato rischio di malattie coronariche, specie se associata a fumo e alcol. Molto del colesterolo presente nel sangue è endogeno, tuttavia è comunque utile ridurre la quota giornaliera di grassi alimentari, e coadiuvare tale dieta con integratori a base di acidi grassi polinsaturi, utili per l’abbassamento dei livelli di LDL e di VLDL e ad impedire l’adesione dei trombociti alle pareti vascolari (es. olio di oenothera).

Alimenti da consumare sporadicamente (sarebbe meglio mai…): burro, lardo, uova, latte intero, frattaglie (fegato, cervello), salumi (insaccati), calamari, crostacei, polpo.

Cosa preferire?

Legumi, Fibre, Vitamine,  Avena 

Ipertrigliceridemia (i valori di riferimento cambiano con l’età. Maggiore è l’età e più i valori diventano permissivi. Es. 20 aa > 97mg/dl; 30 aa > 106 mg/dl )

I trigliceridi sono lipidi di deposito, l’ipertrigliceridemia è generalmente associata a obesità, eccessiva assunzione di carboidrati semplici e/o alcolici (nessuno di questi è il tuo caso).

Da queste cause, tuttavia, si evincono le restrizioni dietetiche (alcol, zucchero da tavola, dolciumi vari). Consequenziale anche preferire assumere vitamine e fibra dalla verdura, limitando la frutta, molto ricca di zucchero.

Accanto ad esse, anche per coadiuvare la riduzione del colesterolo ematico, è necessario ridurre i grassi saturi (grassi di origine animale, burro, latte, formaggio). In generale anche l’apporto calorico va ridotto, se si è in presenza di sovrappeso.

Cosa preferire?

Carboidrati complessi, INTEGRALI (l’assunzione di fibra riduce l’assorbimento di grassi alimentari); pesce, carne magra (bianca); formaggi freschi MAGRI; verdura fresca o cotta; grassi di origine vegetale (olio extravergine di oliva).

L’adozione di una dietoterapia corretta e di una ponderata integrazione con alimenti funzionali, hanno ottime probabilità di scongiurare malattie e uso di farmaci.