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Vado in vacanza e resto in forma!

Un pratico decalogo da portare “in valigia” per assicurarti di vivere al meglio la tua vacanza per te e per il tuo corpo… con i mie migliori auguri di splendide vacanze!

Il decalogo

  1. Lo strappo non è la regola: nessuno ci vieterà una deliziosa pizza o un gelato, purché non sia la quotidianità, bensì l’eccezione, ad esempio una volta a settimana.
  2. Se puoi, fallo! Se sei in casa, o in spiaggia e non hai esigenze “sociali” scegli sempre spuntini e pasti super light, in modo da avere un “bonus” per quando sei in compagnia.
  3. Se hai fatto 30…NON fare 31! Esci dall’idea dell’ “ormai ho sgarrato”, il tuo organismo non la vede così ed ogni singolo “surplus” avrà le sue conseguenze metaboliche; così, se hai preso un cocktail evita gli stuzzichini, se hai fatto un pranzo al ristorante, evita il dolce…e così via
  4. Run, walk, move! Non hai scusanti per trascorrere la giornata intera sul lettino…approfitta delle ore fresche o di qualsiasi pretesto per muoverti: beach volley, bagni al mare, passeggiate in montagna. E se sei in gita turistica muoviti a piedi e non ti perderai alcun dettaglio!
  5. H2O e nient’altro: nessuna bevanda è meglio dell’acqua, naturale, fresca. Non cadere nell’illusione della necessità di bevande arricchite…a meno che tu non stia attraversando a piedi il deserto!
  6. Detox time: se hai una o mezza giornata tutta per te, approfitta per detossificarti con un pasto a base di frullati di verdura e frutta fresca e yogurt magro, ti aiuterà a sgonfiare la pancia. Naturalmente senza esagerare nelle quantità.
  7. Occhio al tranello! Alcune proposte mangerecce sono “travestite” da alimentazione sana o light: salse, eccesso di frutta o zuccheri, eccesso di sale sono insidie che si nascondono in pasti apparentemente leggeri. Un esempio? Insalate di riso troppo condite, gelati alla frutta (che neanche saziano…), paste fredde, tortini di verdure…
  8. L’ alcol è nemico! Ahimè, un bicchiere di vino fa più danno di un buon piatto di pasta. L’alcol, infatti, contiene un mucchio di “calorie vuote”, ossia che ingrassano senza nutrire ne saziare. Cerca di limitarlo il più possibile.
  9. Ascoltati. Lo spirito di vacanza e le tentazioni golose fanno la voce grossa…cerca di non ignorare però i messaggi del tuo corpo e i segnali di “stop” o di “pausa” che fisiologicamente ti invia.
  10. Don’t worry! Nonostante tutto, concedersi un piccolo aumento di peso in vacanza, ci sta e non è un dramma…hai tutto l’anno che verrà che per tornare in forma smagliante!
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“Sessione estiva” in arrivo e prova costume: 5 errori da evitare

Fine delle festività primaverili, estate alle porte…inutile far finta di nulla: il caldo chiama, il sole arriva e dall’armadio fanno capolino shorts, canottiere e abiti che svelano, qualcuno più qualcuno meno, la nostra forma fisica. È un po’ come la sessione estiva all’università, o le interrogazioni di fine anno, il segreto per affrontarle è prepararsi per tempo. E se l’aspetto estetico non ci tangesse, la calda stagione ha comunque la capacità di far pesare sulla nostra sensazione di benessere, i chili di troppo. Eccovi qualche consiglio su come evitare i principali e più comuni errori che non aiuteranno le nostre buone intenzioni.

  1. I want it all, I want it now

Costruire una casa in un giorno, studiare tutto il programma il pomeriggio precedente l’interrogazione, digiunare 24 ore di fila…sono metodi che hanno la durata di se stessi: la casa non tiene, l’interrogazione non va, la dieta non dura. Armiamoci di santa pazienza e mettiamoci l’anima in pace, ricordandoci soprattutto che i metodi drastici hanno il più delle volte l’effetto opposto di scatenare un boomerang psicologico.

 

  1. Carboidrato mio nemico!

Forse non tutti sanno che i carboidrati sono il nutrimento esclusivo per il tessuto nervoso. Provate a tagliare il nutrimento ad un qualsiasi essere vivente: cosa farà? Ne chiederà sempre più insistentemente! Inutile, pertanto, fare al guerra al carboidrato. La maniera corretta per diminuirne la quota è quella di assumerne nella forma meno dannosa, ossia complessa e integrale, in quantità moderate.

 

  1. I falsi sani e l’inganno del light

La lista è potenzialmente infinita. A partire dagli alimenti molto raffinati, come barrette, biscotti, ecc., fino anche ad arrivare a miti totalmente ingiustificati, come le centrifughe. Saziarsi con grandi quantità di questi alimenti ci esonera dal senso di colpa, ma non da apporti energetici eccessivi e, soprattutto, a base di nutrienti poco salutari, primo tra tutti lo zucchero.

 

  1. Saltare i pasti o pranzare (o cenare) con la frutta

Un grande classico. Non me ne vogliano i sostenitori dei 5 pasti al giorno, ma di sicuro saltare UN pasto ogni tanto non fa male. Da qui ad escludere sistematicamente una corretta cadenza alimentare, però, ce ne corre. Se scegliamo di pranzare, magari in spiaggia, con un bel cesto di frutta, ricordiamoci però che l’apporto di zuccheri sarà molto elevato, mentre il pasto sarà completamente carente di proteine e grassi, ossia i macronutrienti a più alto potere saziante. Siamo sicuri di riuscire a gestire l’indice glicemico?

 

  1. “Tanto ho fatto sport”

L’attività è molto più che importante, oserei imprescindibile, ma non commettiamo l’errore di sopravvalutare la spesa energetica. Sentirci stanchi per una camminata o per una partita a tennis non è sinonimo di aver consumato mille calorie, soprattutto se il nostro obiettivo è un bilancio energetico negativo. La scelta più furba è, quando possibile, fare sport prima dell’orario del pasto canonico (pranzo o cena), in modo da ottimizzare la necessità energetica con le abitudini.

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Integrare consapevolmente: i “brucia grassi”

Sarò impopolare: NO NO NO e ancora NO. NON funzionano, NON fanno bene alla salute, NON otterrete risultati duraturi (neanche non duraturi…) e NON sostituiranno dieta + movimento.

Partiamo dall’assunto che per dimagrire è necessario che la spesa energetica sia maggiore dell’introito. Già questo semplicissimo assioma rende del tutto prive di senso frasi pubblicitarie quali “più mangi e più dimagrisci” (mi sembra ovvio, no?). Per chi ancora non lo sapesse, la spesa energetica è fatta da Metabolismo basale + termogenesi + attività fisica (non necessariamente sport). Gli integratori “brucia grassi”, non potendo materialmente agire sul movimento, pretendono di influenzare, pertanto, i primi due aspetti (metabolismo basale e termogenesi) ossia dei MECCANISMI BIOCHIMICI FINEMENTE REGOLATI DA QUEL COMPLESSO SISTEMA CHE è IL NOSTRO ORGANISMO. Va da sé che voler intervenire su questo (complesso e finemente regolato) sistema non può costituire una buona idea.

Se ciò non bastasse, desidero prendere ad esempio almeno due tra i più noti e popolari principi attivi cosiddetti “brucia grassi”, termine che considero, fra l’altro, molto divertente visto che a poter decidere quali risorse energetiche (tra carboidrati, proteine e grassi) spendere o “bruciare” non siamo noi né tantomeno un integratore, ma solo la biochimica corporea che può essere _leggermente_ influenzata da articolate scelte relative al tipo di allenamento.

Tornando a noi, la caffeina, chiamatela come preferite, se l’aggettivo “verde” fa sembrare il caffè meno dannoso usatelo pure (significa unicamente che il caffè non ha subìto la tostatura e quindi mantiene TUTTE le proprietà farmacologiche della caffeina e delle altre molecole bioattive), è tra i principi attivi più noti. Banalmente, la caffeina è un eccitante neuronale con effetto inotropo e cronotropo positivo, vale a dire che accelera la forza di contrazione e la velocità del battito cardiaco. Conferisce una sensazione di maggiore lucidità e prontezza e aumenta la secrezione acida gastrica. In questo quadro di effetti, il metabolismo basale e la termogenesi ne risultano LEGGERMENTE aumentati. Considerando che tra le principali patologie croniche odierne annoveriamo l’ipertensione e la gastrite, considerando tutti gli effetti negative sulla qualità della vita (insonnia, nausea, bruciore di stomaco, nervosismo, cefalea…), ancora una volta viene da sé che imbottirsi di caffè verde per consumare quell’1% in più di energia (energia, non grassi) non vale una breve passeggiata.

Altro recente mito è la piperina. Anche qui sorrido, il “povero” pepe, snobbato per secoli fuorché dai suoi fan gastronomici, indossa la tutina aderente e diventa il nuovo eroe salvatore che ci farà miracolosamente dimagrire. Ma ancora più interessante è che nelle varie pubblicità e siti promozionali v’è addirittura scritto a chiare lettere come questo aumenti l’acidità gastrica, problematica tanto diffusa da fare degli antiacidi una delle principali categorie di farmaci venduti.

E ancora cerotti, turbosucchi, bibitoni, persino (giuro) orecchini (!!!) dalle miracolose proprietà dimagranti…

Il mio consiglio è quello di afferrare le redini della mente, padroneggiare il nostro raziocinio e ascoltare unicamente le fonti qualificate e scientifiche, le quali non faranno che asserire come un’alimentazione sana e consapevole e uno stile di vita attivo sono le uniche carte vincenti  – ed economiche!!! – per mantenersi in forma.