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esami

Buono, ma…buono davvero?

Il gusto ci dice immediatamente quanto è buono quello che stiamo mangiando, ma… ci fa bene? Ci fa male? Se potessimo avere uno strumento chiaro e veloce che ci dia un’indicazione sulla salubrità del nostro pasto?
Si può tentare di dare un “voto” alla salubrità del pasto tenendo presente alcune caratteristiche facilmente individuabili e mettendole a sistema.
Ecco un esempio…è tempo di esami anche per gli alimenti!

  1. CONSISTENZA
CARATTERISTICA PUNTI
Alimento intero (o trancio) non lavorato 4
Mix di alimenti in pezzi piccoli, ma distinguibili 3
Preparazione alimentare in purea (o dall’aspetto cremoso) 2
Alimento macinato (ricomposto o preparato dopo macinatura, molitura, separazione meccanica, ecc.) 1
Preparazione alimentare con ingrediente principale visivamente indistinguibile 0
  1. COTTURA

CARATTERISTICA PUNTI
Crudo o al vapore o al corto bollore 4
Al forno, o con metodi a bassa temperatura o con cotture molto brevi (inferiori a 4 minuti) 3
Grigliato o precotto (o crudo conservato mediante salatura, affumicatura, ecc.). 2
Fritto 1
Fritto o grigliato con parti visibilmente bruciacchiate 0
  1. NUMERO DI INGREDIENTI(esclusa acqua, spezie visibili e ingredienti affini visibili e distinguibili)

CARATTERISTICA PUNTI
Sino a 2 4
Sino a 3 3
Sino a 4 2
Sino a 5 1
Più di 5 ingredienti 0
  1. PRESENZA DI GRASSI ANIMALI

CARATTERISTICA PUNTI
No 4
Si, naturalmente presenti nell’alimento (pesce e uova) 3
Si, naturalmente presenti nell’alimento (latte, carni e derivati, ad esclusione delle uova) 2
Si, aggiunti nella ricetta (inclusi eventuali tuorli) O nel metodo di cottura 1
Si, aggiunti nella ricetta (inclusi eventuali tuorli) E nel metodo di cottura 0

RISULTATI: GRADO DI SALUBRITÀ 

Oltre 12 punti = Eccellente

Fino a 12 punti = Ottimo

Fino a 10 punti = Buono

Fino a 8 punti = Sufficiente

Fino a 6 punti = Mediocre

Inferiore a 6 punti = Pessimo

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L’Alimentazione sportiva nell’infanzia e nell’adolescenza

La corretta alimentazione dei bambini e degli adolescenti che praticano sport riveste un ruolo fondamentale nel garantire il benessere psico-fisico. Vi aspettiamo il 21 Aprile alle 10.00 presso il Club Nomentano (Viale Rousseau 124, 00137 Roma) per parlare di alimentazione sportiva nell’infanzia e nell’adolescenza. Non mancate!

cellulite

Quell’odiosa buccia d’arancia

La cellulite è un’infiammazione, tuttavia questa parola è usata, impropriamente, per indicare un’alterazione cutanea esteticamente poco simpatica che prende il nome di panniculopatia edemato fibrosclerotica caratterizzata da stasi di liquidi negli spazi interstiziali, con gli inestetismi e le alterazioni funzionali che ne conseguono (microlesioni, rilascio aumentato di tossine ecc.).

Per non tediarvi con precisazioni scientifiche, veniamo al problema più comunemente sofferto: la cosiddetta “pelle a materasso”.

In primis mettiamoci l’animo in pace: una grossa fetta della causa è su base genetica. Questo però, come in molte cose, non vuol dire che non possiamo (RE)agire con le nostre armi, in primis lo stile di vita, in cui rientra, ovviamente, anche la dieta. Posto che attività fisica e abitudini posturali siano stati adeguatamente impostati, vediamo come la nostra alimentazione può aiutarci in questa battaglia che sembra non avere fine.

Sempre per metterci l’animo in pace, bisogna accettare che la cellulite non ha una reale cura, piuttosto si può migliorare l’aspetto estetico in molti modi, ma tenendo presente la necessità di una costanza pressoché vitalizia. Parlando strettamente di alimentazione, i termini chiave sono DISINTOSSICARE e DRENARE.

1) Disintossicare: utilizzare quotidianamente ortaggi e frutta, oltre ad apportare un ottimo rifornimento idrico, assicura l’assunzione di molti principi attivi naturali dall’attività depurativa e antiossidante. Dato che alla base della cellulite vi è un’infiammazione, assumere antiossidanti riveste un ruolo importante. Non è necessario imbottirsi di centrifugati o estratti, ma è fondamentale che in OGNI pasto, spuntini compresi, figuri una buona quantità di verdura, che sarà bene consumare sia cruda sia cotta. Consumare, infatti, solo verdura cruda, creerebbe gonfiore a livello addominale, inoltre l’eccesso di fibra renderebbe difficile l’assorbimento dei micronutrienti, ostacolandone la loro stessa assimilazione. D’altro canto, con la cottura alcuni principi vengono persi, ed ecco il perché dell’alternanza.

2) Drenare: è noto che alcuni alimenti possiedano una maggiore capacità drenante. Ananas, pompelmo e kiwi tra i frutti, sedano, cetriolo e asparagi tra gli ortaggi, ma solo per citarne alcuni. Possiamo anche “aiutarci” con l’utilizzo regolare di tisane fitoterapiche che stimolino l’eliminazione dei liquidi in eccesso che creano edema: ortosiphon, betulla, tarassaco, equiseto, centella e ciliegio sono i più noti.

3) BERE. In inverno è più difficile ricordarsi di bere una giusta – e non eccessiva – quantità di acqua. Può essere utile preparare una camomilla leggera da tenere nel thermos in modo da invogliarci a bere qualcosa di caldo e profumato. Si può usare anche del thè verde, con moderazione dato il suo potere eccitante.

4) Alimentazione equilibrata e completa: i carboidrati non sono responsabili della cellulite, quindi bandirli è una pratica che avrà solo effetti dannosi. Preferiamo invece quelli complessi e/o integrali per aumentare la depurazione auspicata.

5) Non strafare! Come in ogni cosa, è perfettamente inutile, oltre che dannoso, “partire all’attacco” interpretando tutti i consigli in maniera estrema. Metterli in pratica con serenità e costanza sarà molto più efficace e duraturo.

Restando a disposizione per ogni chiarimento,  vi auguro costruttività, costanza e ottimi risultati!