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Due parole sul cioccolato

Questo delizioso dolce dalla grandissima versatilità, deve il suo peculiare aroma e le sue proprietà benefiche ad un ingrediente che arriva dalla lontana America: il Cacao. I semi di questa pianta tropicale subiscono vari processi di trasformazione e di lavorazione, prima di divenire la polvere utilizzata che tutti conosciamo. Oltre alla polvere, viene estratto il burro di cacao, la componente grassa che da al cioccolato quella tipica consistenza di una crema solida.

A livello di composizione chimica, la quota maggiore di macronutrienti è rappresentata dai grassi, seguiti dalle proteine e infine dai carboidrati, oltre ad una percentuale di acqua e fibre. Il cacao è poi ricchissimo di preziosi micronutrienti: Potassio, Magnesio, Fosforo, Ferro, Cromo, ma contiene anche una buona percentuale di Nickel, il che lo rende nemico di chi soffre della sempre più diffusa intolleranza a questo metallo.

I più recenti studi sulla composizione polifenolica del cacao, costituita da catechine, antocianine e proantocianidine, confermano le sue note proprietà antiossidanti, cioè anti invecchiamento e protettive nei confronti delle nostre cellule. Infine, il cacao è ricco in sostanze naturali bioattive: teobromina, feniletilammina, triptamina, serotonina, triptofano, ossia molecole che sono in grado di innescare effetti psicoattivi generando la sensazione di benessere e di energia che caratterizza proprio la soddisfazione tipica che insorge dopo una porzione di cioccolato.

I valori nutrizionali  variano notevolmente a seconda del tipo di prodotto: dalle 450 alle 590 Kcal per 100g di prodotto, secondo la quantità di zucchero, la percentuale di cacao e di burro di cacao, di latte e secondo la ricetta ed eventuali ingredienti aggiuntivi che caratterizzano i prodotti (frutta secca, cocco, cereali, ecc.).

Quando consumiamo cioccolato, dobbiamo ricordarci che assieme al cacao stiamo assumendo zuccheri semplici. In generale, il cioccolato fondente è quello a più alto indice di antiossidanti e ammine biogene, a patto che contenga almeno il 70% di cacao.

Le percentuali ideali per un mix di gusto e salute rientrano tra il 70 e l’85% di cacao. 30g di cioccolato, cioè 3 quadrelli grandi o 5 quadrelli piccoli apportano circa 150-180 Kcal, secondo la qualità e la quantità di cacao e zucchero, pari a quelle di un qualsiasi snack.

Oltre che ingrediente principale del cioccolato, infine, il cacao è un alleato in pasticceria di buonissimi dolci: torte, torte soffici, torte ripiene, dolci al cucchiaio, biscotti…insomma possiamo aggiungerlo praticamente a qualsiasi preparazione dolce, alla quale donerà quel tanto di carattere in più.

Abbiamo più di un buon motivo per gustare ogni giorno una piccola quantità di questo delizioso cibo, e più di mille ricette dove utilizzarlo. Antiossidante, cardioprotettivo e fonte di buonumore.

Insomma, demonizzare il cioccolato, come avrai capito leggendo fino a qui, è un falso mito e un’abitudine del tutto ingiustificata, trattandosi di un alimento dai mille aspetti positivi e dalle mille risorse per la salute.

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“Il cioccolato: nemico o alleato?”

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Il parere dello psicologo

Il cioccolato è un alimento molto amato in tutte le persone che si trovano in un momento di sconforto. Solitamente i dolciumi sono quello che più viene alla mente di coloro che vorrebbero una “coccola”. Il barattolo di cioccolata è visto come lo schiaccia pensieri dei momenti tristi e melanconici ma è la soluzione? Ovviamente no, ma vediamo cosa potremmo imparare da questo.

Quando siamo tristi e giù di morale vediamo il mondo attraverso una lente opaca, in cui tutto sembra perdere di senso e di interesse. La risposta a questo stato è normalmente un senso di sconforto e di melanconia totale che può sfociare in momenti di pianto e rabbia.

In questi momenti dovremmo poter far tesoro di quello che ci sta succedendo per rafforzarci nel prossimo futuro, adottando uno stile critico ma anche comprensivo di noi stessi, cercando quindi di apprendere dalle dinamiche che ci hanno condotto alla tristezza. Anche se la causa del disagio non dipende direttamente da noi dobbiamo poterci mettere in relazione con l’accaduto in modo tale da evirarlo in futuro.

Il barattolo di cioccolato è un indicatore, è un modo di prendersi cura di se stessi ma non è la soluzione chiaramente. Abusare di zuccheri può far male ma potremmo prendere questa esigenza come spunto per premiarci con cose che abbiamo sempre rimandato e che forse abbiamo sempre evitato. Se guardassimo la “coccola” in modo costruttivo in termini di ri-presa in carico di se stessi saremo già sulla buona strada per ritornare a sorridere.

Insomma, se siete tristi agite e non rinunciate, siate i primi terapeuti di voi stessi,  iniziate con piccoli premi, piccoli piaceri senza abusarne e come ci suggerisce la nutrizionista, concedetevi un sano piacere quotidiano!

Dott. Morris Orakian

Psicologo – Psicoterapeuta
Specialista in Terapia S.I. e in EMDR